Si affida alla matrice corporea. Inserito nella giusta cornice, l’utero materno, i confini della sacca di liquido amniotico, esposto alle leggi naturali della fisica, chimica, biologica, tutte le prime esperienze fisiche e relazionali avvengono nella condivisione dello stesso spazio intrauterino e saranno ancorate strutturalmente per automatismi comportamentali. I primi approcci, le prime interazioni, le prime comunicazioni, i primi ‘abbandoni’, creano una mappatura corporea-cerebrale in cui i nostri fratelli gemelli sono punti cardini ai quali orientarsi.
Nascono qui le matrici corporee di relazione, ricercate e riattivate dopo la nascita attraverso il Sostituto Gemello, ovvero l’interlocutore equivocato. Dai trigger nella vita quotidiana scaturiscono le ‘coazioni a ripetere’ ciclicamente gli stessi comportamenti invalidanti.

É lo spartiacque tra la reazione inconsapevole del Gemello Sopravvissuto, al azione attiva nella vita, consapevole di essere un Gemello Nato Solo.